Intervallo QT e uso di antidepressivi: studio trasversale condotto attraverso cartelle cliniche elettroniche

Gli autori hanno condotto uno studio trasversale attraverso l’uso delle cartelle cliniche elettroniche per valutare l’associazione tra uso di antidepressivi e prolungamento dell’intervallo QT.

 

E’ stato segnalato che diversi psicofarmaci comunemente utilizzati, tra cui alcuni antidepressivi, possano prolungare l’intervallo QT, fattore di rischio per lo sviluppo di torsione di punta. Recentemente, le agenzie regolatorie dei diversi Paesi, hanno segnalato l’associazione tra uso di citalopram a dosi elevate e prolungamento dell’intervallo QT, limitandone pertanto la dose massima consentita, senza tuttavia dare indicazioni su possibili strategie alternative e senza fornire dati di confronto rispetto ad altri antidepressivi.

Metodi
Al fine di valutare la frequenza del prolungamento dell’intervallo QT nei pazienti in trattamento con diversi antidepressivi, gli autori hanno condotto uno studio di farmacovigilanza, esaminando le cartelle cliniche elettroniche del sistema sanitario del New England, e includendo come misura di sensibilità il prolungamento del QT da metadone. E’ stata valutata la relazione tra la dose degli antidepressivi e il prolungamento dell’intervallo QTc attraverso l’analisi di regressione lineare, effettuando una correzione per potenziali variabili cliniche e demografiche di confondimento. Per un sottogruppo di pazienti, gli autori hanno valutato anche eventuali variazioni del QTc dopo modifiche della posologia del citalopram.

Risultati
Una correlazione dose-risposta relativamente al prolungamento dell’intervallo QTc è stata identificata per citalopram (p < 0,01), escitalopram (p < 0,001) e amitriptilina (p < 0,001), ma non per gli altri antidepressivi esaminati. L’uso di bupropione è invece risultato associato ad accorciamento del QTc (p < 0,05). Lo studio del sottogruppo di pazienti per i quali erano disponibili i dati sull’assunzione di citalopram a diverse posologie, ha confermato la relazione dose-risposta della reazione avversa: aumentando la posologia da 10 mg/die a 20 mg/die è stato osservato un aumento medio del QTc di 7,8 ms (p < 0,05), e aumentando la posologia da 20 mg/die a 40 mg/die è stato osservato un aumento medio del QTc di 10,3 ms (p < 0,01).

Conclusioni
Questo studio conferma l’associazione tra uso di citalopram e un modesto prolungamento dell’intervallo QT. Un simile rischio è stato osservato anche per altri antidepressivi. Studi di farmacovigilanza condotti attraverso l’utilizzo dei dati derivati dalle cartelle cliniche elettroniche può essere un metodo utile per l’identificazione dei rischi potenziali associati con i trattamenti farmacologici.

Castro VM, Clements CC, Murphy SN, Gainer VS, Fava M, Weilburg JB, Erb JL, Churchill SE, Kohane IS, Iosifescu DV, Smoller JW, Perlis RH. QT interval and antidepressant use: a cross sectional study of electronic health records. BMJ. 2013 Jan 29;346:f288. doi: 10.1136/bmj.f288.

Link
http://www.bmj.com/content/346/bmj.f288

 

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