Una revisione sistematica della letteratura ha valutato l’efficacia e la sicurezza dei farmaci antiepilettici nel trattamento di profilassi dell’emicrania.
Background
Alcuni farmaci antiepilettici, ma non tutti, sono utili nella pratica clinica per la profilassi dell’emicrania. Questo può essere spiegato dalla varietà di azioni di questi farmaci sul sistema nervoso centrale. La presente revisione è parte dell’aggiornamento di una rassegna Cochrane pubblicata per la prima volta nel 2004 e precedentemente aggiornata nel 2007 (le conclusioni non sono cambiate).
Obiettivi
Descrivere e valutare i risultati di studi controllati sull’efficacia e tollerabilità di farmaci antiepilettici, che non siano gabapentin, pregabalin, topiramato e valproato (che sono oggetto di separate rassegne Cochrane) per prevenire gli attacchi di emicrania in pazienti adulti con emicrania episodica.
Metodi
Sono stati esaminati il Cochrane Central Register of Controlled Trials (CENTRAL; The Cochrane Library 2012, issue 12), PubMed/MEDLINE (1966 – Gennaio 2013), MEDLINE In-Process (settimana corrente, 15 Gennaio 2013) e EMBASE (1974 – 15 Gennaio 2013) e Headache and Cephalgia fino al Gennaio 2013.
Criteri di selezione
Gli studi dovevano essere studi clinici controllati prospettici di farmaci antiepilettici diversi da gabapentin, pregabalin, topiramato e valproato, assunti regolarmente per prevenire gli attacchi di emicrania e migliorare la qualità della vita correlata all’emicrania o entrambe le cose.
Raccolta dei dati e analisi
Due diversi revisori hanno selezionato gli studi, in maniera indipendente ed hanno estratto i dati. Per i dati di frequenza della cefalea sono state calcolate le differenze medie (MDs) tra farmaci antiepilettici e farmaci di confronto (placebo, controllo attivo o stesso farmaco a dose differente) per studi individuali e gruppi di studi.Peri dati dicotomici su pazienti che rispondevano alla terapia (riduzione della frequenza di cefalea ≥ 50%) sono stati calcolati i tassi di probabilità (ORs) e i Numbers Needed to Treat (NNTs). Sono stati anche calcolati di dati relativi alle reazioni avverse in studi controllati con placebo e calcolate le differenze di rischio (RDs) e i Numbers Needed to Harm (NNHs).
Risultati
Undici lavori, che descrivono 10 studi unici, incontravano i criteri di inclusione. I 10 studi riportano risultati per nove farmaci antiepilettici diversi da gabapentin, pregabalin, topiramato e valproato. Sei, degli otto farmaci studiati negli studi clinici controllati con placebo, non sono risultati migliori dei placebo nel ridurre la frequenza di cefalea, durante il periodo di trattamento di 28 giorni (clonazepam, lamotrigina, oxcarbazepina e vigabatrin) e/o nella percentuale dei pazienti che rispondono alla terapia (acetazolamide, carisbamato, lamotrigina, oxcabazepina). Unostudio randomizzato doppio cieco, singolo cross-over di 48 pazienti, ha mostrato una significativa superiorità di carbamazepina sul placebo, nella proporzione dei pazienti responder(OR 11.77; 95% intervallo di confidenza (CI) 3.92a 35.32). Il NNT era 2 (95% CI 2 a 3). In un piccolo studio sperimentale randomizzato, doppio cieco a gruppi paralleli, levetiracetam 1000 mg è risultato significativamente superiore al placebo, sia nel ridurre la frequenza di cefalea in un periodo di trattamento di 28 giorni (MD -2.40; 95% CI – 4.52a – 0.28; 26 pazienti), sia nella percentuale dei responders (OR 26.07; 95% CI 1.30 a 521.91; 26 pazienti). Il NNT era 2 (95% CI 1 a 4). Lo stesso studio ha esaminato levetiracetam 1000 mg rispetto a topiramato 100 mg e ha trovato una piccola, ma significativa differenza a favore del topiramato relativamente alla frequenza di cefalea, per un periodo di trattamento di 28 giorni (MD 1.40; 95 % CI 0.14 a 2.66; 28 pazienti). Non è stata riscontrata una significativa differenza tra levetiracetam e topiramato nella proporzione dei pazienti responder (OR 0.71; 95% CI 0.16 a 3.23; 28 pazienti). Infine, uno studio con 75 pazienti ha esaminato zonisamide contro topiramato (rispettivamente 200 e 100 mg) e non ha evidenziato significative differenze tra essi, nella riduzione della frequenza di cefalea rispetto al basale, durante il terzo mese di trattamento. Reazioni avverse dei trattamenti attivi rispetto al placebo sono state rilevate per tutti i farmaci studiati, eccetto che per levetiracetam, vigabatrin e zonisamide. Un’alta prevalenza di reazioni avverse è stata osservata per la carbamazepina, con NNH di solo 2 (95% CI 2 a 4).
Conclusioni
I risultati disponibili non consentono solide conclusioni riguardo l’efficacia dei farmaci antiepilettici diversi dagabapentin, pregabalin, topiramato e valproato, nella profilassi dell’emicrania episodica in adulti. Acetazolamide, carisbamato, clonazepam, lamotrigina, oxcarbazepina e vigabatrin non sono risultati più efficaci del placebo nel ridurre la frequenza della cefalea. In una sperimentazione per ciascuno, carbamazepina e levetiracetam sono risultati significativamente superiori al placebo nel ridurre la frequenza di cefalea e non c’era differenza significativa nella proporzione di pazienti responder, tra zonisamide e comparatore attivo. Questi tre studi positivi presentano, tuttavia, importanti limiti metodologici.
Linde M., Mulleners W.M., Chronicle E.P., McCrory D.C.,
Antiepileptics other than gabapentin, pregabalin, topiramate, and valproate for the prophylaxis of episodic migraine in adults.
Cochrane Database Syst. Rev. 2013 Jun. 24; 6: CD010608.
LINK: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23797674