Esiti di efficacia e sicurezza di anticoagulanti orali e antiaggreganti piastrinici nella prevenzione secondaria del tromboembolismo venoso: una review sistematica e metanalisi di confronto di trattamenti multipli

Una review sistematica e network metanalisi di studi controllati randomizzati valuta efficacia e sicurezza di diverse terapie anticoagulanti e dell’acido acetilsalicilico nella prevenzione secondaria del tromboembolismo venoso utilizzando dati di letteratura provenienti da vari database e da singole pubblicazioni.

 

 

Obiettivi: riassumere e confrontare efficacia e sicurezza di vari anticoagulanti (dabigatran, rivaroxaban, apixaban e antagonisti della vitamina K) e antiaggreganti piastrinici (acido acetilsalicilico) nella prevenzione secondaria del tromboembolismo venoso.
Disegno: review sistematica e network metanalisi.
Fonti dei dati:ricerca di dati di letteratura usando Medline (dal 1950 ad oggi), Embase (dal 1980 ad oggi) e il Registro Cochrane di studi controllati usando l’interfaccia OVID. Sono state anche ricercate singolarmente pubblicazioni da riviste di una certa rilevanza.
Metodi: studi controllati randomizzati di pazienti che ricevono anticoagulanti, antiaggreganti o placebo o sola osservazione per la prevenzione secondaria di tromboembolismo venoso. Esiti selezionati erano la frequenza di tromboembolismo venoso ricorrente e di emorragie maggiori. Due revisori indipendenti hanno estratto i dati in moduli standardizzati.
Risultati:12 articoli rispondevano ai criteri di inclusione, con 11999 pazienti valutati per l’efficacia e 12167 per la sicurezza. Tutti i trattamenti hanno ridotto il rischio di tromboembolismo venoso ricorrente. Confrontati con il placebo o la sola osservazione, gli antagonisti della vitamina K ad una dose standard secondo PT INR (target INR 2.0-3.0) hanno mostrato la più alta differenza di rischio (odds ratio 0.07; 95% intervallo di confidenza 0.03-0.15) e l’acido acetilsalicilico ha mostrato la più bassa differenza di rischio (0.65; 0.39-1.03). Il rischio di emorragie maggiori era più alto con una dose standard secondo PT INR di antagonisti della vitamina K (5.24; 1.78-18.25) che con placebo o la sola osservazione. Tromboembolismo venoso ricorrente fatale ed emorragia fatale sono state rare. Dati per sottogruppi dettagliati e per singolo paziente non erano disponibili.
Conclusioni: tutti gli anticoagulanti orali e gli antiaggreganti piastrinici esaminati in quest’analisi erano associati con una ridotta ricorrenza di tromboembolismo venoso confrontati col placebo o con la sola osservazione, sebbene l’acido acetilsalicilico fosse associato con la minore riduzione del rischio. Gli antagonisti della vitamina K somministrati a una dose standard secondo PT INR erano associati con la maggiore riduzione del rischio di tromboembolismo venoso ricorrente ma anche col rischio più elevato di emorragie maggiori.

 

 

Lana A Castellucci, Chris Cameron, Grégoire  Le Gal, Marc A Rodger, Doug Coyle, Philip S Wells, Tammy Clifford, Esteban Gandara, George Wells, Marc Carrier, Efficacy and safety outcomes of oral anticoagulants and antiplatelet drugs in the secondary prevention of venous thromboembolism: systematic review and network meta-analysis BMJ 2013;347:f5133
LINK: http://www.bmj.com/content/347/bmj.f5133

LinkedIn
Share
Instagram
WhatsApp
Panoramica Privacy
Centro Regionale FarmacoVigilanza Sardegna

Questo sito utilizza cookies in modo da permettere un'esperienza di navigazione fluida. Le informazioni presenti nei cookies vengono immagazzinate nel browser e hanno la funzione di permetterci di riconoscere l'utente e capire quali sezioni del sito vengono visualizzate.

Cookies strettamente necessari

Questi sono Cookies strettamente necessari e devono essere abilitati per permettere la navigazione.

Disabilitando questa opzione, non saremo in grado di salvare le preferenze dell'utente. che dovrà esprimere nuovamente la preferenza sull'utilizzo dei cookie ogni volta che accede al sito.