L’uso dei farmaci in Italia – Rapporto OsMed (gennaio – settembre 2014)

immagine Rapporto OsMed (gennaio - settembre 2014)L’AIFA ha pubblicato, sul suo sito il Rapporto sull’uso dei farmaci in Italia, nei primi nove mesi del 2014, curato dall’Osservatorio sull’impiego dei medicinali (OsMed).

 

 

 

 

Il rapporto fornisce i dati relativi ai farmaci erogati i in regime di assistenza convenzionata (dispensati  in distribuzione diretta e per conto) e nel contesto dell’assistenza ospedaliera.

Viene  anche  analizzata la spesa sanitaria pubblica.

La spesa farmaceutica nazionale totale (pubblica e privata) è stata pari a 19,9 milioni di euro (+1,2% rispetto al 2013) ed è stata rimborsata per il 75,6% dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

La spesa a carico del cittadino è stata di 4.842 milioni di euro, per l’11,1% relativa ai farmaci di classe C con obbligo di ricetta.

In prevalenza i medicinali sono stati dispensati ai cittadini a carico del SSN, attraverso il canale delle farmacie territoriali pubbliche e private (41,5%).

I consumi in regime di assistenza convenzionata sono rimasti pressoché invariati, in termini di dosi, numero di confezioni e di ricette (sono state dispensate 850 milioni di confezioni: circa 14 per abitante).

È lievemente aumentata la compartecipazione a carico del cittadino (comprensiva del ticket per confezione e della quota a carico del cittadino eccedente il prezzo di riferimento sui medicinali a brevetto scaduto), che passa dal 12,7% del 2013 al 13,6% della spesa convenzionata.

Nell’ambito dell’assistenza farmaceutica convenzionata, i farmaci per l’apparato cardiovascolare sono la prima categoria terapeutica sia in termini di spesa (42,4 euro pro capite), sia in termini di dosi medie prescritte: 469,2 dosi ogni 1000 abitanti al giorno (DDD/1000 ab die); seguono i farmaci per l’apparato gastrointestinale e metabolismo, con una spesa pro capite di 24,4 euro e 152,5 DDD/1000 ab die.

Sempre in  regime di assistenza convenzionata, i primi tre principi attivi a maggior spesa sono stati la rosuvastatina e il pantoprazolo (entrambi 3,6 euro pro capite) e il salmeterolo in associazione (3,5 euro pro capite).

I farmaci a brevetto scaduto rappresentano il 51,1% della spesa farmaceutica convenzionata (+6,6%) e il 70,4% delle DDD totali (+11,9%).

I primi principi attivi a brevetto scaduto, in termini di spesa,  sono il pantoprazolo e il lansoprazolo, rispettivamente con 217,5 e 189,2 milioni di euro.

La spesa per i farmaci utilizzati in ambito ospedaliero è stata di 2 miliardi di euro, per il 69,8% composta dai farmaci di classe H, per il 16,2% dai farmaci di classe C e per il restante 13,9% dai farmaci di classe A.  I primi tre principi attivi, per quanto riguarda la spesa, sono il trastuzumab (136,5 milioni di euro), il rituximab (105,1 milioni di euro) e il bevacizumab (97,7 milioni di euro).

Le tre regioni che hanno avuto la spesa farmaceutica convenzionata di classe A-SSN più elevata sono state la Campania (168,2 euro pro capite),  la Puglia (163,1 euro) e la Calabria (160,2 euro).  La spesa più bassa è quella delle Provincie Autonome di Bolzano (96,9 euro) e Trento (108,1 euro) e dell’Emilia Romagna (104,1 euro). Quella della Sardegna è stata di 152,8 euro pro capite, -3,2% rispetto al 2013. La  media nazionale è 135,3 euro (-4,2%).

In termini di dosi medie prescritte, i livelli più alti di consumo in regime di assistenza convenzionata sono quelli di Lazio (1.184,2 DDD/1000 ab die), Calabria (1.179,3 DDD/1000 ab die) e Puglia (1.157,9 DDD/1000 ab die); quelli più bassi sono stati registrati nella Provincia Autonoma di Bolzano (764,6 DDD/1000 ab die), in Liguria (883,7 DDD/1000 ab die) e in Veneto (946,1DDD/1000 ab die). Il dato della Sardegna è 1.125,5 e la media nazionale 1.035,9 DDD/1000 ab die.

 

Link: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/luso-dei-farmaci-italia-rapporto-osmed-gennaio-settembre-2014

LinkedIn
Share
Instagram
WhatsApp
Panoramica Privacy
Centro Regionale FarmacoVigilanza Sardegna

Questo sito utilizza cookies in modo da permettere un'esperienza di navigazione fluida. Le informazioni presenti nei cookies vengono immagazzinate nel browser e hanno la funzione di permetterci di riconoscere l'utente e capire quali sezioni del sito vengono visualizzate.

Cookies strettamente necessari

Questi sono Cookies strettamente necessari e devono essere abilitati per permettere la navigazione.

Disabilitando questa opzione, non saremo in grado di salvare le preferenze dell'utente. che dovrà esprimere nuovamente la preferenza sull'utilizzo dei cookie ogni volta che accede al sito.