Un documento a domande e risposte per chiarire ogni dubbio.
Il Ministero della Salute, in collaborazione con Istituto Superiore di Sanità (ISS) e Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), pubblica un documento a domande e risposte sulla meningite.
In primo luogo, il documento chiarisce che non siamo in presenza di un’emergenza sanitaria nazionale, perché la diffusione della malattia è rimasta bassa e costante, negli ultimi cinque anni.
Nel 2015 e nel 2016, come in precedenza, si sono registrati circa 200 casi l’anno di malattia invasiva da meningococco, (soprattutto sierogruppi B e C), il 10% dei quali letali.
L’unica variazione epidemiologica degli ultimi due anni riguarda il focolaio di meningococco C presente in Toscana, che è però circoscritto in un’area specifica nella quale la Regione ha immediatamente predisposto l’offerta gratuita della vaccinazione ad una ampia quota della popolazione.
Il vaccino va somministrato solo alle fasce di popolazione raccomandate e ai gruppi a rischio: soprattutto i bambini piccoli (al di sotto dei 5 anni di età) e gli adolescenti.
Esistono tre tipi di vaccino anti-meningococco:
· il vaccino coniugato contro il meningococco di sierogruppo C (MenC)
· il vaccino coniugato tetravalente, che protegge dai sierogruppi A, C, W e Y.
· il vaccino contro il meningococco di tipo B
Il nuovo calendario vaccinale previsto dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 introduce, fra le altre, la vaccinazioni anti-meningococco B nei nuovi nati e la vaccinazione antimeningococcica tetravalente ACWY135 negli adolescenti.
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_329_allegato.pdf