Montelukast nei bambini asmatici: rischio di eventi neuropsichiatrici

Uno studio canadese cerca di fare luce sulla possibile associazione tra montelukast, terapia di mantenimento per l’asma, e il rischio di eventi di natura neuropsichiatrica.

 

Si stima che Il 13% dei bambini soffra di asma. Il trattamento farmacologico in questa patologia si pone due obiettivi: da un lato il controllo delle crisi acute, la cosiddetta terapia a breve termine, dall’altro la riduzione dell’infiammazione bronchiale a lungo termine, ovvero la terapia di mantenimento.

Appartenenti a quest’ultima categoria, gli antagonisti dei recettori per i leucotrieni (leukotriene receptor antagonists, LTRA), tra cui montelukast, agiscono attraverso il blocco dei mediatori dell’infiammazione che provocano broncocostrizione, e sono prescritti principalmente in associazione ai corticosteroidi per via inalatoria nell’asma da moderata a grave.

Già nel 2009 alcuni studi di sorveglianza post-marketing avevano evidenziato che i bambini a cui si prescrive montelukast vanno incontro ad episodi di depressione, ansia, disturbi del sonno, aggressione o agitazione, ideazione suicidaria e tentativi di suicidio. In effetti, scandagliando i database della farmacovigilanza nazionali così come quello dell’OMS si trovano numerose segnalazioni di eventi avversi di natura neuropsichiatrica attribuiti a montelukast. Ciò detto, molti studi eseguiti finora non sono stati in grado di definire univocamente la relazione tra montelukast ed eventi neuropsichiatrici.

In un articolo pubblicato sul Journal of Pediatrics, alcuni ricercatori canadesi hanno raccolto i dati di 898 bambini affetti da asma e in terapia di mantenimento al momento del loro primo evento neuropsichiatrico, cercando una correlazione con l’esposizione a montelukast e confrontando i dati con una popolazione di controllo (bambini asmatici non esposti a montelukast).

Secondo i loro calcoli l’esposizione a montelukast aumenta di due volte la probabilità di andare incontro ad eventi neuropsichiatrici rispetto ad altre terapie di mantenimento per l’asma (es. cortisonici).
Nella loro popolazione, l’evento più comune era rappresentato da ansia (48,6%), seguivano in ordine di frequenza i disturbi del sonno (26,1%), disturbi dell’umore (17%), disturbi legati all’uso di sostanze (11%). Quasi la metà dei casi avveniva entro 90 giorni dalla prescrizione del farmaco, mentre un ulteriore 22,2% avveniva tra i 90 e i 180 giorni.

 

Dresden Glockler-Lauf et al. “Montelukast and Neuropsychiatric Events in Children with Asthma: a Nested Case-Control Study”
The Journal of Pediatrics, 2019. https://doi.org/10.1016/j.jpeds.2019.02.009

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