La prevenzione della cardiotossicità nella terapia del carcinoma mammario

JAMA

L’American College of Cardiology pubblica un update su una sperimentazione clinica in corso negli Stati Uniti riguardo alla prevenzione della cardiotossicità da chemioterapia nel carcinoma mammario.

 

 

Come riportato sul Journal of the American College of Cardiology, la cardiotossicità associata a chemioterapia nel carcinoma mammario ERBB2 (in precedenza chiamato HER+) può essere prevenuta mediante terapia combinata a base di un ACE inibitore o un beta-bloccante.

La sperimentazione clinica in questione ha arruolato 468 donne in terapia con 12 mesi di terapia con trastuzumab in associazione ad altri chemioterapici. La popolazione è stata stratificata sulla base dell’utilizzo di antracicline e quindi randomizzata in 3 gruppi di trattamento: placebo, lisinopril (un ACE inibitore) o carvedilolo (un beta-bloccante).

Nel caso di pazienti in terapia con l’associazione antraciclina-trastuzumab, l’incidenza di complicazioni cardiache è risultata più bassa nel gruppo lisinopril (37%) e carvedilolo (31%) rispetto al placebo (47%). Entrambi i farmaci erano associati anche a un aumento della sopravvivenza libera da malattia cardiaca rispetto al placebo. Inoltre, in entrambi i bracci di trattamento, il tasso di interruzione della terapia con trastuzumab è risultato più basso rispetto al placebo.

 

JAMA July 23/30, 2019 Volume 322, Number 4

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