Le nitrosammine: un probabile agente carcinogeno presente in alcuni farmaci in commercio

Le nitrosammine, sostanze contenute in diverse specialità medicinali, hanno mostrato un potenziale effetto cancerogeno: le autorità regolatorie hanno sospeso l’utilizzo di questi farmaci, in attesa di informazioni più approfondite.

La ranitidina è un farmaco anti-acido presente sul mercato da decenni, utilizzata per il trattamento del reflusso gastro-esofageo e delle ulcere gastriche e duodenali. E’ un farmaco ritenuto estremamente sicuro, con pochi e rari effetti collaterali; ciò non toglie che un utilizzo prolungato possa determinare patologie gravi, fino anche al cancro.

Quando la ranitidina è metabolizzata dal corpo umano, si generano moderate quantità di N-Nitrosometilammina (NDMA), una sostanza classificata come “probabile carcinogeno” secondo la classificazione della Environmental Protection Agency (EPA) e l’International Agency for Research on Cancer (IARC). Si tratta di una sostanza utilizzata ad esempio nella produzione di combustibile per razzi, e presente in alcuni processi industriali. Secondo le autorità regolatorie, l’esposizione di animali anche a minime quantità di NDMA per alcune settimane ha causato danno epatico fino ad epatocarcinoma e cancro del polmone.

A partire dal 1980, i prodotti che contenevano NDMA sono stati progressivamente ritirati dal mercato negli Stati Uniti, per ordine della Food and Drug Administration (FDA).

Proprio secondo la FDA i prodotti a base di ranitidina possono, in seguito ad esposizione a fonti di calore per almeno 5 giorni (condizione verosimile nel momento in cui un lotto di farmaci viene trasportato e immagazzinato), andare incontro ad alterazioni strutturali e aumento dei livelli di NDMA. Il limite giornaliero tollerato di esposizione a NDMA è 92 nanogrammi; si ipotizza che una singola dose di ranitidina possa contenere una quantità anche di 30000 volte superiore.

Attualmente, in Europa la ranitidina risulta sotto stretta osservazione da parte di EMA, che a settembre 2019 ha avviato una revisione dei prodotti a base di questa molecola, esaminando i dati per valutare se i pazienti che utilizzano questi farmaci sono esposti a qualche rischio legato alla presenza di NDMA. Rimaniamo in attesa di aggiornamenti, ma nel frattempo EMA ha Sospeso l’uso di medicinali a base di ranitidina nell’UE già dal 8 maggio 2020.

LinkedIn
Share
Instagram
WhatsApp
Panoramica Privacy
Centro Regionale FarmacoVigilanza Sardegna

Questo sito utilizza cookies in modo da permettere un'esperienza di navigazione fluida. Le informazioni presenti nei cookies vengono immagazzinate nel browser e hanno la funzione di permetterci di riconoscere l'utente e capire quali sezioni del sito vengono visualizzate.

Cookies strettamente necessari

Questi sono Cookies strettamente necessari e devono essere abilitati per permettere la navigazione.

Disabilitando questa opzione, non saremo in grado di salvare le preferenze dell'utente. che dovrà esprimere nuovamente la preferenza sull'utilizzo dei cookie ogni volta che accede al sito.