L’insonnia nei pazienti anziani: Raccomandazioni per una migliore gestione farmacologica

L’insonnia cronica colpisce il 57% degli anziani negli Stati Uniti, con un decremento della qualità di vita, delle funzioni sociali e della salute. L’insonnia cronica pesa sulla società con miliardi di dollari in costi diretti e indiretti sulla spesa sanitaria. Le principali modalità di trattamento dell’insonnia nell’anziano sono terapie psicologiche-comportamentali, un trattamento farmacologico, o una…

L’insonnia cronica colpisce il 57% degli anziani negli Stati Uniti, con un decremento della qualità di vita, delle funzioni sociali e della salute. L’insonnia cronica pesa sulla società con miliardi di dollari in costi diretti e indiretti sulla spesa sanitaria.

Le principali modalità di trattamento dell’insonnia nell’anziano sono terapie psicologiche-comportamentali, un trattamento farmacologico, o una combinazione di entrambi. Varie società scientifiche vedono le terapie psicologiche-comportamentali come trattamento iniziale. La farmacoterapia gioca un ruolo aggiuntivo quando i sintomi dell’insonnia permangono o quando i pazienti sono incapaci di portare avanti una terapia cognitivo-comportamentale.

Gli attuali farmaci per l’insonnia appartengono a diverse classi di farmaci: agonisti dell’oressina, antagonisti dei recettori istaminici, agonisti del recettore gamma-aminobutirrico che non siano benzodiazepine, e benzodiazepine.

Questa revisione si focalizza sui farmaci per l’insonnia approvati dalla Food and Drug Administration (FDA), inclusi il suvorexant, la doxepina a basso dosaggio, i cosiddetti Z-farmaci (eszopiclone, zolpidem, zaleplon), le benzodiazepine (triazolam, temazepam) e il ramelteon.

Si passano in rassegna le indicazioni, il dosaggio, l’efficacia, i benefici e i pericoli dei farmaci nell’anziano, e si discutono i dati sui farmaci che sono comunemente usati off-label per trattare l’insonnia, e quei farmaci che sono in sviluppo clinico. La scelta dell’agente ipnoinducente nell’anziano viene fatta in base ai sintomi.

Ramelteon o gli Z-farmaci a breve durata d’azione possono curare l’insonnia nella fase di addormentamento.

Suvorexant o la doxepina a basso dosaggio può migliorare il mantenimento del sonno, prevenendo i frequenti risvegli.

Eszopiclone o zolpidem a rilascio prolungato possono essere utilizzati sia nell’insonnia da fase di addormentamento, sia nel mantenimento del sonno.

Bassi dosaggi di zolpidem sublinguale possono alleviare i risvegli notturni.

Le benzodiazepine non dovrebbero essere usate routinariamente.

Il trazodone, un farmaco comunemente usato off-label per il trattamento dell’insonnia, migliora la qualità del sonno e la continuità del sonno ma porta con sé dei rischi significativi.

La tiagabine, usata qualche volta in modo off-label per il trattamento dell’insonnia, non è efficace e non dovrebbe essere utilizzata.

I farmaci ipnoinducenti comunemente utilizzati che non sono approvati dalla FDA includono la melatonina, la difenidramina, il triptofano, la valeriana. Si hanno a disposizione pochi dati sui loro benefici e rischi.

La melatonina migliora sensibilmente la fase di addormentamento e la durata del sonno, però la qualità del prodotto e la sua efficacia possono variare.

Il triptofano riduce il tempo di addormentamento, ma i dati nell’anziano non sono disponibili.

La valeriana è relativamente sicura ma ha dei benefici incerti sulla qualità del sonno.

Studi di fase II degli antagonisti del recettore dell’oressina (almorexant, lemborexant, e florexant) hanno dimostrato qualche miglioramento nel mantenimento del sonno e nella sua continuità.

La piromelatina può migliorare il mantenimento del sonno.

In questa revisione vengono passati in rassegna i benefici e i rischi di ciascun farmaco citato.

Bibliografia

Abad VC, Guilleminault C. Insomnia in Elderly Patients: Recommendations for Pharmacological Management. Drugs Aging. 2018 Sep;35(9):791-817.

Leggi l’abstract dell’articolo qui.

LinkedIn
Share
Instagram
WhatsApp
Panoramica Privacy
Centro Regionale FarmacoVigilanza Sardegna

Questo sito utilizza cookies in modo da permettere un'esperienza di navigazione fluida. Le informazioni presenti nei cookies vengono immagazzinate nel browser e hanno la funzione di permetterci di riconoscere l'utente e capire quali sezioni del sito vengono visualizzate.

Cookies strettamente necessari

Questi sono Cookies strettamente necessari e devono essere abilitati per permettere la navigazione.

Disabilitando questa opzione, non saremo in grado di salvare le preferenze dell'utente. che dovrà esprimere nuovamente la preferenza sull'utilizzo dei cookie ogni volta che accede al sito.