Incidenza, patogenesi e gestione della nefrotossicità indotta da inibitori di pompa protonica

Gli inibitori di pompa protonica (PPI) sono ampiamente utilizzati nel trattamento di varie patologie legate all’acidità e sono tra i farmaci più comunemente utilizzati. Alcuni studi stimano che il 25-70% degli inibitori della pompa protonica sia prescritto per trattamenti, dosi e indicazioni inappropriate, dove i benefici dell’uso degli inibitori di pompa protonica possono essere inferiori…

Gli inibitori di pompa protonica (PPI) sono ampiamente utilizzati nel trattamento di varie patologie legate all’acidità e sono tra i farmaci più comunemente utilizzati. Alcuni studi stimano che il 25-70% degli inibitori della pompa protonica sia prescritto per trattamenti, dosi e indicazioni inappropriate, dove i benefici dell’uso degli inibitori di pompa protonica possono essere inferiori al rischio di reazioni avverse per molti pazienti.

Un numero crescente di segnalazioni ha legato l’uso a lungo termine dei PPI a gravi ADR, tra cui carcinoide gastrico, frattura dell’anca, ipomagnesemia, carenze nutrizionali, eventi cardiovascolari, infezioni intestinali e soprattutto lesioni renali.

La nefrite interstiziale acuta (AIN) è una lesione renale immuno-mediata caratterizzata da infiammazione tubulo-interstiziale acuta e rappresenta circa un quarto di tutti i casi di danno renale acuto (AKI). Tra le varie eziologie di AIN, le reazioni specifiche ai farmaci sono le più importanti.L’insorgenza della nefrite interstiziale acuta è stata associata all’uso a lungo termine degli inibitori di pompa protonica.

In questa revisione, gli autori riassumono le attuali conoscenze sugli inibitori di pompa protonica e l’associazione con nefrite interstiziale acuta, malattia renale cronica e persino malattia renale allo stadio terminale in termini di incidenza, patogenesi, fattori, caratteristiche cliniche e diagnosi. Viene discusso come questi fattori cambino in condizioni di nefrite interstiziale acuta, malattia renale cronica e malattia renale in fase terminale.

Lo scopo di questa revisione è quello di valutare le attuali evidenze per aiutare i medici e i pazienti a interpretare la potenziale relazione causale tra l’assunzione di inibitori di pompa protonica e la nefrotossicità.

Ciò può indurre i medici a riconsiderare la dose e la durata appropriate della terapia con inibitori della pompa protonica per evitare un uso inappropriato.

Bibliografia

Wei X. Incidence, Pathogenesis, and Management of Proton Pump Inhibitor-Induced Nephrotoxicity. Drug Saf. 2022 Jul;45(7):703-712.

Leggi qui l’abstract dell’articolo.

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Centro Regionale FarmacoVigilanza Sardegna

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