Un concetto di sicurezza dei farmaci per evitare i rischi della terapia polifarmacologica nel trapianto attraverso la gestione individuale della farmacoterapia nel monitoraggio terapeutico degli immunosoppressori.

Per diversi farmaci, anche vitali, come gli immunosoppressori nei trapianti di organi solidi e di cellule staminali ematopoietiche, il monitoraggio terapeutico dei farmaci (TDM) rimane l’unica strategia per regolare il dosaggio in base al singolo paziente. Soprattutto in caso di gravi complicazioni cliniche, le condizioni intraindividuali del paziente cambiano bruscamente e inoltre le interazioni farmaco-farmaco…

Per diversi farmaci, anche vitali, come gli immunosoppressori nei trapianti di organi solidi e di cellule staminali ematopoietiche, il monitoraggio terapeutico dei farmaci (TDM) rimane l’unica strategia per regolare il dosaggio in base al singolo paziente.

Soprattutto in caso di gravi complicazioni cliniche, le condizioni intraindividuali del paziente cambiano bruscamente e inoltre le interazioni farmaco-farmaco (DDI) possono avere un impatto significativo sull’esposizione, a causa delle alterazioni dei farmaci concomitanti. Pertanto, un singolo valore TDM difficilmente può essere l’unica base per un aggiustamento ottimale e tempestivo della dose. Inoltre, ogni situazione variabile intraindividuale che influisce sull’esposizione al farmaco deve essere presa in considerazione in modo sinottico per un aggiustamento tempestivo. Per collocare il valore del TDM nel contesto delle condizioni attuali più dettagliate del paziente e dei farmaci concomitanti, è stata implementata la Gestione Farmacoterapica Individuale (IPM) nel TDM post-trapianto degli inibitori della calcineurina valutati dal laboratorio interno.

Il primo pilastro strategico è costituito dai punteggi definiti per il paziente dalla cartella clinica elettronica. In questa revisione, i Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) di ciascun farmaco vengono riconciliati per controindicazioni, dosaggio, reazioni avverse ai farmaci (ADR) e DDI. Parallelamente, l’IPM documenta la revisione risultante di ciascun valore TDM in un file Excel elettronico separato per tutto il corso del trapianto di ciascun paziente. In questo modo, il concetto applicato di TDM e IPM a due bracci assicura un’immunosoppressione personalizzata nella fase precoce del trapianto, gravemente suscettibile, attraverso una rete digitale interdisciplinare, con raccomandazioni istruttive ed educative ai medici curanti in tempo reale. Questo concetto di contestualizzazione del valore del TDM in base alle condizioni del paziente e alla sua comedicazione è stato stabilito all’Ospedale Universitario di Halle per garantire la sicurezza del paziente.

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