Il PRAC ha concordato una Nota Informativa Importante (NII) diretta agli operatori sanitari per informare del rischio di danno epatico indotto da farmaci (DILI) con Veoza (fezolinetant) e ha raccomandato il monitoraggio della funzionalità epatica prima e durante il trattamento.
Veoza è un medicinale utilizzato per trattare i sintomi vasomotori da moderati a gravi (noti anche come vampate di calore o sudorazioni notturne) associati alla menopausa.
Il comitato ha considerato una revisione del rischio potenziale di fezolinetant di causare danno epatico indotto da farmaci sulla base di informazioni provenienti da tutte le fonti disponibili, comprese segnalazioni di sospetti effetti collaterali e studi pubblicati nella letteratura scientifica.
Nelle donne che assumevano Veoza sono stati segnalati dopo la commercializzazione gravi innalzamenti degli enzimi epatici alanina aminotransferasi (ALT) e/o aspartato aminotransferasi (AST) (>10 volte il limite superiore della norma) con concomitanti innalzamenti della bilirubina e/o fosfatasi alcalina (ALP). In alcuni casi, i test di funzionalità epatica (LFT) elevati sono stati associati a segni o sintomi suggestivi di danno epatico quali affaticamento, prurito, ittero, urine scure, diminuzione dell’appetito o dolore addominale.
Il PRAC raccomanda che i LFT siano eseguiti prima dell’inizio del trattamento. I test di funzionalità epatica, devono essere eseguiti durante i primi tre mesi di trattamento, mensilmente e in seguito in base al giudizio clinico. Durante il trattamento, gli LFT devono essere eseguiti se si verificano sintomi suggestivi di danno epatico. Il monitoraggio della funzionalità epatica deve essere mantenuto fino alla normalizzazione.
Il trattamento deve essere interrotto in alcuni casi di innalzamento delle transaminasi e della bilirubina o se gli innalzamenti degli enzimi epatici sono accompagnati da sintomi suggestivi di danno epatico.
Il riassunto delle caratteristiche del prodotto e il foglio illustrativo di Veoza sono in fase di aggiornamento per riflettere le nuove informazioni sui rischi e le raccomandazioni.
Una volta adottata, la NII per Veoza sarà diffusa agli operatori sanitari dai titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo un piano di comunicazione concordato, e pubblicato sulla pagina delle Comunicazioni dirette ai professionisti sanitari e sulle pagine dedicate dei siti nazionali degli Stati membri dell’UE.
Leggi qui l’estratto dagli highlights della riunione del Comitato per la valutazione dei rischi in farmacovigilanza (PRAC) del 25-
28 novembre 2024.