Uno studio multicentrico in doppio cieco li confronta per la sicurezza cardiovascolare, in pazienti con gotta.
Il rischio cardiovascolare è maggiore, nei pazienti con gotta.
Obiettivi
Confrontare gli esiti cardiovascolari associati a febuxostat, un inibitore della xantina ossidasi non purinico con quelli associati all’allopurinolo, un analogo purinico della ipoxantina, in pazienti con gotta e malattia cardiovascolare.
Metodi
È stato condotto uno studio multicentrico di non inferiorità in doppio cieco, che ha arruolato pazienti con gotta e malattia cardiovascolare. I pazienti sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere febuxostat o allopurinolo e sono stati stratificati in base alla funzionalità renale. Il trial aveva un margine di non inferiorità prespecificato di 1.3 per l’hazard ratio per l’end point primario (un composito di morte cardiovascolare, infarto miocardico non fatale, ictus non fatale o angina instabile con rivascolarizzazione urgente).
Risultati
In totale, 6.190 pazienti sono stati randomizzati e hanno ricevuto febuxostat o allopurinolo, con follow-up medio di 32 mesi (max 85). Il 56.6% dei pazienti ha interrotto il trial ed il 45% ha interrotto il follow-up. Nell’analisi intention-to-treat modificata, un end-point primario si è verificato in 335 pazienti (10.8%) nel gruppo febuxostat ed in 321 (10.4%) nel gruppo allopurinolo (hazard ratio 1.03; limite superiore dell’Intervallo di Confidenza unilaterale al 98.5% [IC] 1.23; P=0.002 per la non inferiorità).
La mortalità cardiovascolare e per tutte le cause era maggiore nel gruppo febuxostat, rispetto al gruppo allopurinolo (hazard ratio per morte per tutte le cause 1.22 [IC 95% 1.01 – 1.47]; hazard ratio per morte cardiovascolare 1.34 [IC 95% 1.03 – 1.73]). Per quanto riguarda l’end point primario e la mortalità per tutte le cause e cardiovascolare, l’analisi degli eventi verificatisi durante il trattamento ha dato risultati simili all’analisi intention-to-treat modificata.
Conclusioni
In pazienti con gotta e con condizioni cardiovascolari maggiori, febuxostat ha dimostrato la non inferiorità all’allopurinolo, per quanto riguarda gli eventi avversi cardiovascolari.
La mortalità per tutte le cause è risultata più elevata con febuxostat, che con l’allopurinolo.
N Engl J Med. 2018 Mar 29;378(13):1200-1210. doi: 10.1056/NEJMoa1710895. Epub 2018 Mar 12.
Cardiovascular Safety of Febuxostat or Allopurinol in Patients with Gout.
White WB, Saag KG, Becker MA, Borer JS, Gorelick PB, Whelton A, Hunt B, Castillo M, Gunawardhana L; CARES Investigators.
Collaborators (518)