Una revisione sistematica e meta-analisi li confronta per il rischio di emorragia intracranica.
I nuovi anticoagulanti orali (NAO) o Non-vitamin K oral anticoagulant (NOAC) sono un’opzione per la prevenzione dell’ictus in persone senza fibrillazione atriale, ma non se comportano rischi di emorragia intracranica maggiori dell’aspirina.
Obiettivi
Condurre una revisione sistematica e meta-analisi di trial clinici randomizzati di valutazione del rischio di emorragia intracranica con i singoli NAO rispetto all’aspirina, per tutte le indicazioni.
Metodi
È stata condotta una ricerca su PubMed, Embase, CENTRAL e ClinicalTrials.gov, dalle origini al 28 maggio 2018, usando i termini: novel oral anticoagulants, non-vitamin K antagonist oral anticoagulants, direct oral anticoagulants, dabigatran, rivaroxaban, apixaban, edoxaban, warfarin, Coumadin, vitamin K antagonist, aspirin, acetylsalicylic acid, ASA, major bleeding, fatal bleeding e intracranial hemorrhage, senza restrizioni di lingua.
Sono stati selezionati i trial clinici randomizzati ≥ 3 mesi che includessero un confronto degli esiti dell’uso di NAO rispetto all’uso di aspirina.
Estrazione dei dati e sintesi: due ricercatori, in maniera indipendente, hanno estratto i dati dagli studi eleggibili. È stata calcolata una stima ad effetti fissi col metodo Mantel-Haenszel.
Principali esiti e misure: sono stati usati gli odds ratio con Intervalli di Confidenza al 95% come misura dell’associazione del rischio di emorragia intracranica ai NAO, rispetto all’aspirina.
Risultati
L’analisi principale ha incluso 5 trial clinici di confronto di ≥ 1 NAO con l’aspirina, con 39.398 pazienti arruolati. Il raggruppamento dei risultati dal modello ad effetti fissi ha evidenziato che dosaggi di rivaroxaban dai 15 ai 20 mg/ die erano associati ad amentato rischio di emorragia intracranica (2 trial; OR, 3.31 [IC 95% 1.42-7.72]) rispetto all’aspirina, mentre rivaroxaban alle dosi di 10-mg/die o 5-mg due volte al giorno (3 trial; OR, 1.43 [IC 95%, 0.93 – 2.21]) e apixaban a 5-mg due volte al giorno (1 trial; OR, 0.84 [IC 95%, 0.38-1.88]) non erano associati ad aumento di rischio.
Conclusioni
Rivaroxaban a dosaggi di 15-20 mg/ die è risultato associato ad aumento di rischio di emorragia intracranica, rispetto all’aspirina; mentre lo stesso rivaroxaban e apixaban a dosi minori non sono associati ad aumento di rischio.
Ciò implica che l’aumento del rischio sia dose-dipendente. Potrebbero, quindi, essere utili trial di confronto dei NAO con l’aspirina a dosaggi specifici, in pazienti senza fibrillazione atriale, ma con fattori di rischio per l’ictus.
JAMA Neurol. 2018 Aug 13. doi: 10.1001/jamaneurol.2018.2215. [Epub ahead of print]
Association of Intracranial Hemorrhage Risk With Non-Vitamin K Antagonist Oral Anticoagulant Use vs Aspirin Use: A Systematic Review and Meta-Analysis.
Huang WY, Singer DE, Wu YL, Chiang CE, Weng HH, Lee M, Ovbiagele B.
https://jamanetwork.com/journals/jamaneurology/fullarticle/2696416