Associazione tra uso materno di integratori a base di acido folico e rischio di disturbi dello spettro autistico nei bambini

logo jama 2014Gli autori hanno valutato l’associazione tra assunzione in gravidanza di integratori a base di acido folico e il rischio che i nascituri sviluppino un disturbo dello spettro autistico.

 

L’esposizione prenatale ad integratori a base di acido folico riduce il rischio di difetti del tubo neurale nei bambini, tuttavia non è stato dimostrato se tale esposizione possa prevenire anche altri disturbi dello sviluppo neurologico. Gli autori si sono proposti di esaminare l’associazione tra esposizione prenatale di integratori a base di acido folico e rischio di disturbi dello spettro autistico (disturbo autistico, sindrome di Asperger, disturbo pervasivo dello sviluppo non altrimenti specificato) nei bambini.

Metodi
Gli autori hanno selezionato un campione di 85.176 bambini a partire dallo studio prospettico di popolazione “Norwegian Mother and Child Cohort Study” (MoBa). I bambini inclusi nello studio sono nati nel periodo compreso tra il 2002 e il 2008; alla fine del follow-up (31 marzo 2012), l’età dei bambini era compresa tra 3,3 a 10,2 anni (in media 6,4 anni). Gli autori hanno valutato se le madri avessero assunto integratori a base di acido folico nel periodo compreso tra 4 settimane prima e 8 settimane dopo l’inizio della gravidanza, definito come il primo giorno del ciclo mestruale prima del concepimento. Il rischio relativo di disturbi dello spettro autistico è stato stimato mediante odds ratio (OR) con intervallo di confidenza al 95% (95% IC) attraverso un’analisi di regressione logistica. I risultati sono stati corretti per livello di istruzione della madre, anno di nascita, e parità. Come misura di outcome primario è stata considerata la diagnosi, confermata da un medico specialista, di un disturbo dello spettro autistico.

Risultati
Al termine del follow-up, a 270 bambini del campione di studio era stato diagnosticato un disturbo dello spettro autistico: 114 con disturbo autistico, 56 con sindrome di Asperger, e 100 con disturbo pervasivo dello sviluppo non altrimenti specificato. Tra i bambini le cui madri avevano assunto acido folico, una percentuale pari a 0,10% (64/61.042) ha manifestato un disturbo autistico, rispetto allo 0,21% (50/24.134) tra i bambini non esposti ad acido folico. L’OR per disturbo autistico nei bambini nati da madri che assumevano acido folico è risultato 0,61 (95% CI, 0,41-0,90). Nessuna associazione è stata riscontrata con la sindrome di Asperger e con il disturbo pervasivo dello sviluppo non altrimenti specificato, tuttavia per tali diagnosi il potere statistico è risultato limitato. Analisi simili condotte sull’esposizione prenatale ad integratori a base di olio di pesce non hanno mostrato un simile effetto protettivo nei confronti del disturbo autistico, sebbene si ritenga che l’olio di pesce assunto in gravidanza abbia caratteristiche simili all’acido folico.

Conclusioni
L’assunzione di integratori a base di acido folico nel periodo precedente al concepimento e nei primi mesi della gravidanza è risultata associata ad un minor rischio di disturbo autistico nella coorte MoBa. Sebbene questi risultati non siano indicativi di un nesso di causalità, supportano ulteriormente l’utilità che le donne in gravidanza assumano supplementi di acido folico.

Surén P, Roth C, Bresnahan M, Haugen M, Hornig M, Hirtz D, Lie KK, Lipkin WI, Magnus P, Reichborn-Kjennerud T, Schjølberg S, Davey Smith G, Øyen AS, Susser E, Stoltenberg C.

Association between maternal use of folic acid supplements and risk of autism spectrum disorders in children.

JAMA. 2013 Feb 13;309(6):570-7.

http://jama.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=1570279

 

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