Reazioni avverse persistenti al gusto, all’olfatto e all’udito relative ai farmaci antibiotici.

Un’analisi del database europeo Eudravigilance esamina i segnali di possibili reazioni avverse persistenti algusto, all’olfatto e all’udito relative ai farmaci antibiotici. Background: Nel 2018, l’Agenzia europea per i medicinali ha emanato alcune misure di minimizzazione del rischiorelative alle reazioni avverse ai farmaci (ADR) irrisolte segnalate per i fluorochinoloni, comprese le ADRsensoriali. I database di segnalazione…

Un’analisi del database europeo Eudravigilance esamina i segnali di possibili reazioni avverse persistenti al
gusto, all’olfatto e all’udito relative ai farmaci antibiotici.

Background: Nel 2018, l’Agenzia europea per i medicinali ha emanato alcune misure di minimizzazione del rischio
relative alle reazioni avverse ai farmaci (ADR) irrisolte segnalate per i fluorochinoloni, comprese le ADR
sensoriali. I database di segnalazione spontanea segnalano frequentemente esiti irrisolti per le ADR
gustative, olfattive e uditive (GOA). Tuttavia, un volume così elevato di ADR GOA irrisolte potrebbe
riflettere un problema clinico poco indagato o una difficoltà intrinseca nella valutazione dell’esito.

Obiettivi: Gli obiettivi dello studio erano: (1) indagare se gli esiti irrisolti sono segnalati più frequentemente per le
ADR GOA rispetto ad altre ADR agli antibiotici sistemici e (2) identificare possibili segnali di ADR GOA
irrisolte per gli antibiotici sistemici.


Metodi: Abbiamo utilizzato il database EudraVigilance per estrarre il numero di ADR agli antibiotici sistemici della
classe J01 Anatomica Terapeutica e Chimica fino a febbraio 2019. Abbiamo classificato le ADR in “ADR non-
GOA” e “ADR GOA”. Le reazioni avverse al farmaco sono state categorizzate in tre gruppi in base all’esito:
ADR definite, persistenti/permanenti (irrisolte) e indeterminate. Abbiamo eseguito analisi di
disproporzionalità con la metodologia caso/non caso, calcolando il reporting odds ratio (ROR) e l’intervallo
di confidenza (CI) al 95%. I casi erano tutti ADR persistenti/permanenti e i non casi erano ADR definite e
indeterminate. Per il primo obiettivo, i gruppi indice erano ADR gustative, olfattive o uditive, mentre il
gruppo di riferimento includeva tutte le ADR non-GOA. Per il secondo obiettivo, abbiamo eseguito
un’analisi di disproporzionalità utilizzando il sottoinsieme di ADR GOA. I gruppi indice e di riferimento
variavano con sottogruppi di farmaci e classi di farmaci, in modo che ogni farmaco e classe di farmaci
venissero confrontati con gli altri. Abbiamo condotto due analisi di sensibilità per ogni analisi variando la
definizione del caso.


Risultati: Abbiamo estratto 748.798 ADR, tra cui 10.770 ADR GOA. La prima analisi ha mostrato che le ADR GOA sono
state segnalate più frequentemente come eventi irrisolti rispetto a tutte le altre ADR (ROR: 2,68 95% CI
2,51-2,85; ROR: 5,20 95% CI 4,66-5,81; e ROR: 2,64 (95% CI 2,51-2,79, rispettivamente). Le ADR gustative
sono state segnalate più frequentemente come irrisolte per doxiciclina (ROR: 1,69, 95% CI 1,18-2,41, p =
0,0038), azitromicina (ROR: 2,07, 95% CI 1,58-2,72, p < 0,0001) e levofloxacina (ROR: 1,59, 95% CI 1,22-2,07, p < 0,001) rispetto con ADR GOA di tutti gli altri antibiotici. Le ADR olfattive sono state segnalate più
frequentemente come irrisolte per doxiciclina (ROR: 2,4, IC 95% 1,26-4,58, p = 0,0078) e levofloxacina
(ROR: 1,92, IC 95% 1,28-2,86, p = 0,0014). Le ADR uditive sono state segnalate più frequentemente come
irrisolte per doxiciclina (ROR: 1,52, IC 95% 1,09-2,12, p = 0,013) e claritromicina (ROR: 1,31, IC 95% 1,09-
1,59, p = 0,0049).

Conclusioni: Abbiamo testato e utilizzato uno standard di frequenza attesa appropriato, che ci consente di identificare
possibili segnali di ADR GOA irrisolte per farmaci antibiotici nel Database EudraVigilance. Questo approccio
potrebbe essere utilizzato per generare segnali di eventi persistenti o addirittura irreversibili per altri
farmaci o reazioni avverse. Tuttavia, questi segnali devono essere confermati con una valutazione clinica
approfondita.

Leggi qui l’articolo completo.

LinkedIn
Share
Instagram
WhatsApp