Una cross-sectional analysis stima la prevalenza di un potenziale trattamento eccessivo del diabete.
Negli anziani con comorbidità grave e limitazioni funzionali, i danni del controllo glicemico intensivo possono superare i benefici.
Disegno e Partecipanti
È stata condotta un’analisi trasversale sui dati 2001-2010 della Health and Nutrition Examination Survey nazionale (NHANES).
Sono stati estratti 1.288 adulti ≥65 anni con diabete, che hanno avuto una misurazione del valore dell’emoglobina glicata HbA1c.
Tutte le analisi includevano un complesso disegno di ricerca per produrre stime rappresentative a livello nazionale.
I partecipanti sono stati raggruppati in categorie, in base allo stato di salute: “molto complesso/cattivo”, nel caso di pazienti dializzati o con difficoltà relative a 2 o più attività della vita quotidiana; “complesso /intermedio”, in presenza di difficoltà con 2 o più attività strumentali della vita quotidiana o di 3 o più patologie croniche; “relativamente sano” se non era presente nessuna di queste condizioni.
Esiti da misurare
Stretto controllo glicemico (livello HbA1c <7%) ed uso di farmaci per il diabete, che possono provocare ipoglicemia (insulina o sulfaniluree).
Risultati
Del campione di 1.288 anziani con diabete, il 50,7% (IC 95% 46,6% -54,8%), che a livello statunitense rappresenta 3,1 milioni (IC 95%, 2,7-3,5), era “relativamente sano”, il 28,1% (IC 95% 24,8% -31,5%), che rappresenta 1,7 milioni (IC 95%, 1,4-2,0), aveva uno stato di salute “complesso/intermedio” e il 21,2% (IC 95% 18,3% -24,4%), che rappresenta 1,3 milioni (IC 95%, 1.1-1.5), aveva uno stato di salute “molto complesso/cattivo”.
Il 61,5% (IC 95%, 57,5% -65,3%), che rappresenta 3,8 milioni (IC 95%, 3,4-4,2), aveva un livello di HbA1c ≤7%; questa proporzione non differiva sostanzialmente nelle categorie di stato di salute: “relativamente sano” 62,8% (IC 95% 56,9% -68,3%), “complesso /intermedio” 63,0% (IC 95%, 57,0% -68,6%), “molto complesso/cattivo” 56,4% (IC 95%, 49,7% -62,9%) (P = .26).
Degli anziani con livello di HbA1c ≤7%, il 54,9% (IC 95%, 50,4% -59,3%) è stato trattato con insulina o sulfaniluree; questa percentuale era simile nei tre gruppi selezionati in base allo stato di salute: “relativamente sano” 50,8% (IC 95% 45,1% -56,5%), “complesso /intermedio” 58,7% (IC 95% 49,4% -67,5%) e “molto complesso/cattivo” 60,0% (IC 95 % 51,4% -68,1%) (P = .14).
Durante i 10 anni dello studio, non ci sono stati cambiamenti significativi nella percentuale di anziani con livello di HbA1c ≤7% (P = .34), nella proporzione con livello di HbA1c ≤7% e stato di salute “complesso /intermedio” o “molto complesso/cattivo” (P = .27) o la proporzione con livello di HbA1c ≤ 7% che sono stati trattati con insulina o sulfaniluree pur avendo livello di salute “complesso /intermedio” o “molto complesso/cattivo” (P = .65).
Conclusioni
La maggior parte dei pazienti ha raggiunto gli stretti obiettivi glicemici tra il 2001 e il 2010, anche se i danni del trattamento intensivo, probabilmente, superano i benefici per i pazienti anziani con stato di salute “complesso /intermedio” o “molto complesso/cattivo”.
La maggior parte di essi è stata trattata con insulina o sulfaniluree, che possono causare ipoglicemia grave.
I risultati del lavoro suggeriscono che una parte sostanziale degli anziani con diabete è stata trattata in modo potenzialmente eccessivo.
K J Lipska, J S Ross, Y Miao, N D Shah, S J Lee, M A Steinman,
Potential Overtreatment of Diabetes Mellitus in Older Adults With Tight Glycemic Control
doi: 10.1001/jamainternmed.2014.7345
Link: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25581565