Settimana mondiale della tiroide: prevenzione e terapia delle malattie tiroidee

settimana mondiale tiroide 2015La iodoprofilassi preventiva raccomandata  in occasione della Settimana Mondiale della Tiroide (18-25 maggio 2015) e le Linee Guida dell’American Thyroid Association (ATA) per il trattamento dell’ipotiroidismo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Dal 18 al 25 maggio 2015 si celebra La Settimana Mondiale della Tiroide

Scopo della manifestazione è sensibilizzare l’opinione pubblica sui crescenti problemi legati alle malattie della tiroide, con particolare riguardo all’azione preventiva della iodoprofilassi.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda un apporto giornaliero di iodio pari a 150 μg. Per i bambini fino a 6 anni questo fabbisogno scende a 90 μg al giorno e a 120 μg/giorno per i bambini dai 7ai 12 anni.

Una dieta equilibrata, con 2 porzioni di pesce a settimana, latte tutti i giorni e un po’ di formaggio, garantisce solo il 50% del fabbisogno di iodio.

Un valido strumento per integrare l’apporto di iodio è rappresentato dal sale iodato, che consente di coprire il fabbisogno fisiologico giornaliero fornendo 30 μg di iodio per grammo di sale.

link: http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=2073

 

Le linee Guida dell’American Thyroid Association per il trattamento dell’ipertiroidismo

Alcune recenti acquisizioni sulla fisiologia della tiroide possono far luce sul motivo per cui alcuni pazienti non si sentono bene, durante il trattamento con levotiroxina in monoterapia.

L’American Thyroid Association ha creato un gruppo di lavoro col compito di rivedere gli obiettivi della terapia con levotiroxina, la prescrizione ottimale, le cause dell’insoddisfazione, le prove di efficacia dei trattamenti alternativi e le lacune conoscitive.

Il gruppo di lavoro ha voluto verificare se ci sono nuovi dati sufficienti, generati da studi ben progettati, che possano giustificare il cambiamento dell’attuale standard di cura.

Le linee Guida per il trattamento dell’ipertiroidismo sono il risultato di tale lavoro e hanno lo scopo di fornire le informazioni necessarie ai medici che devono scegliere la terapia ormonale sostitutiva della tiroide, ma non sostituiscono la valutazione clinica del medico, personalizzata in base alle caratteristiche del singolo paziente.

 

Metodi

Il gruppo di lavoro ha individuato 24 domande rilevanti per il trattamento di ipotiroidismo. È  stata, poi, rivista la letteratura clinica relativa ad ogni domanda. Le revisioni cliniche sono state integrate, quando necessario, con ulteriori revisioni realizzate dal gruppo di lavoro e da esperti di bioetica. Le risposte sono state formulate, quando possibile, come raccomandazioni cliniche formali. Quando non era possibile, è stata sviluppata una risposta sommaria senza una precisa raccomandazione. Per le raccomandazioni cliniche, sono stati valutati gli elementi di prova e la forza di ogni raccomandazione clinica è stata valutata, con il sistema dell’American College of Physicians. Il documento finale è stato organizzato in modo che ogni argomento fosse introdotto con una domanda, seguita da una raccomandazione clinica formale. Il documento finale è stato revisionato e ha avuto le ultime correzioni, nel corso di un congresso nazionale. È stato raggiunto Il consenso per tutte le raccomandazioni.

 

Risultati

Sono state esaminate le seguenti categorie terapeutiche: (i) terapia con levotiroxina, (ii) terapie non basate sull’ormone tiroideo levotiroxina e (iii) l’uso di analoghi degli ormoni tiroidei. La seconda categoria comprendeva estratti tiroidei, terapia di combinazioni sintetiche, terapie di triiodotironina e terapie composite di ormoni tiroidei.

 

Conclusioni

Il gruppo di lavoro ha concluso che levotiroxina rimane lo standard di cura per il trattamento dell’ipotiroidismo. Non sono state trovate prove solide per la superiorità di preparati alternativi (per esempio, la terapia di combinazione di levotiroxina-Liotironina, o la terapia di estratti tiroidei o altro) alla monoterapia con levotiroxina. Tra le future linee di ricerca, bisognerà includere lo sviluppo di biomarcatori superiori dell’eutiroidismo per integrare i dosaggi della tireotropina, la ricerca sui livelli sierici di triiodotironina (inclusi gli effetti di età, stadio della malattia, rapporto con le concentrazioni tissutali, nonché i potenziali target terapeutici) ed i risultati di studi clinici a lungo termine, che testino le terapie combinate e gli estratti tiroidei.

Sono necessarie anche ulteriori ricerche per sviluppare analoghi dell’ormone tiroideo con un profilo rischio/beneficio favorevole.

J Jonklaas, AC Bianco, AJ Bauer, KD Burman, AR Cappola, FS Celi, DS Cooper, BW Kim, RP Peeters, MS Rosenthal, AM Sawka,

Guidelines for the Treatment of Hypothyroidism: Prepared by the American Thyroid Association Task Force on Thyroid Hormone Replacement

Thyroid. December 2014, 24(12): 1670-1751. doi:10.1089/thy.2014.0028.

Volume 24, Issue 12, December 12, 2014

link: http://online.liebertpub.com/doi/full/10.1089/thy.2014.0028

 

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