Il documento è stato approvato all’unanimità dalla Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo).
La Fnomceo assume una posizione netta contro la disinformazione e a favore dei vaccini, sollecitando i medici al rispetto degli articoli 15 e 55 del Codice Deontologico: “il medico non deve sottrarre la persona assistita a trattamenti scientificamente fondati e di comprovata efficacia”, “il medico promuove e attua un’informazione sanitaria accessibile, trasparente, rigorosa e prudente, fondata sulle conoscenze scientifiche acquisite e non divulga notizie che alimentino aspettative o timori infondati o, in ogni caso, idonee a determinare un pregiudizio dell’interesse generale” e ricorda che chi infrange il Codice Deontologico è passibile di sanzioni.
Non si ferma, però, all’aspetto legale/sanzionatorio, ma tratta la questione in maniera articolata, sottolineando che i vaccini sono tra i farmaci più sicuri e vengono testati attraverso un lungo percorso autorizzativo.
I vaccini sono uno degli strumenti più efficaci di cui disponiamo per combattere le malattie infettive e hanno contribuito anche alla riduzione della mortalità e all’allungamento dell’aspettativa di vita. Ora, si stanno aprendo nuove e promettenti linee di ricerca con i vaccini terapeutici e l’immunoterapia; ma non bisogna pensare che i risultati raggiunti siano definitivi, perché il calo della copertura vaccinale espone al rischio di reintrodurre malattie debellate.
Il documento si conclude con un appello, rivolto ai medici e alla politica, per un’azione a sostegno dei vaccini, per la tutela della collettività.
La Federazione Nazionale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri propone:
1) di intensificare la campagna per l’adesione del personale sanitario alla vaccinazione;
2) di intensificare le campagne per valorizzare il ruolo del medico nella promozione delle vaccinazioni;
3) di riconfermare l’obbligo dei medici di collaborare all’attuazione dei provvedimenti di sanità pubblica;
4) di migliorare la comunicazione in ambito vaccinale nei confronti dei cittadini-utenti per favorire la partecipazione attiva e consapevole della popolazione ai programmi vaccinali;
5) di garantire l’omogeneità delle campagne vaccinali a livello nazionale;
6) di dare il massimo impulso alla vaccinazione nei primi mesi di vita al fine di prevenire patologie potenzialmente gravissime e di assicurare un efficiente sistema di avviso e di richiamo degli appuntamenti vaccinali per diminuire i casi di incompleta vaccinazione;
7) di sostenere tutte le normative regionali e nazionali tendenti a riaffermare la necessità della vaccinazione, attraverso provvedimenti che accertino validamente il dissenso dei genitori, l’assunzione di responsabilità rispetto ai rischi dei figli, la impossibilità dei figli a frequentare la scuola durante i periodi epidemici, la non iscrivibilità all’asilo nido, ed eventualmente l’assicurazione contro danni da mancata vaccinazione;
8) di chiamare, al raggiungimento della maggiore età, i soggetti non vaccinati per illustrare la loro situazione immunitaria e raccogliere il loro orientamento decisionale;
9) di sollecitare lo Stato e le Aziende produttrici di vaccini a dare il massimo supporto alla ricerca;
10) di sollecitare il Governo all’adozione di provvedimenti sulla estensione delle vaccinazioni a chiunque sia presente sul territorio nazionale e sulla predisposizione di linee guida per le campagne vaccinali attraverso i mass media;
11) di favorire il superamento dell’evidente disallineamento tra scienza e diritto, auspicando che i magistrati intervengano in tema di salute recependo nelle loro sentenze la metodologia della evidenza scientifica;
12) di sollecitare, di fronte al possibile ripetersi di sentenze che stabiliscono per giurisprudenza la correlazione tra vaccini e autismo fondate su singole attestazioni mediche, il Ministero della Salute e le autorità competenti a presentarsi in giudizio in collaborazione con il Pubblico Ministero e ad impugnare siffatti provvedimenti con effetto immediato fin dal primo grado di giudizio;
13) di favorire un’alleanza con i cittadini e i decisori pubblici per gestire correttamente il sovraccarico di informazioni fuorvianti, distorte o illusorie o in mala fede presenti su internet e di preparare consiglieri scientifici dei politici e dei mass media tali da riportare il dibattito nei limiti della correttezza metodologica;
14) di formare ricercatori e medici alla divulgazione scientifica, onde migliorare le basi cognitive con cui i cittadini affrontano le notizie scientifiche;
15) di uniformare gli standard delle strutture pubbliche per la somministrazione vaccinale e di fornire periodiche valutazioni epidemiologiche inerenti le malattie prevenibili mediante vaccinazione.
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