Clorochina e idrossiclorochina nel trattamento di COVID-19: evidenze a sfavore

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Clrorochina e Idrossiclorochina sono entrate hanno ricevuto particolari attenzioni per una presunta efficacia come terapia di COVID-19. Non esistono attualmente dati definitivi a riguardo; al contrario, recentemente uno studio di coorte internazionale ha messo in luce un possibile aumento della mortalità intraospedaliera nei pazienti trattati con questi farmaci.

 

Eventi avversi cutanei dei farmaci sperimentali anti COVID-19

Attualmente non esistono farmaci approvati per il trattamento dell’infezione COVID-19, stiamo sperimentando l’efficacia di farmaci approvati per altre indicazioni. Conoscere il profilo di sicurezza e le interazioni con le terapie correnti è di importanza fondamentale. In ambito dermatologico è importante conoscere le lesioni cutanee ascrivibili a questi farmaci, per non confonderle con le manifestazioni cutanee dovute al coronavirus.

 

La terapia anticoagulante in corso di SARS-CoV2

Il ricorso a terapie sperimentali per il trattamento di COVID-19 ha aperto, tra le altre cose, la questione delle interazioni farmacologiche con terapie per malattie concomitanti. In questo ambito la presenza di coagulopatie o fattori di rischio per tromboembolia rappresentano una sfida importante per il clinico, che deve trovare il giusto equilibrio tra le terapie, in assenza di dati comprovati.

 

 

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