Gli inibitori del Tumor necrosis factor (TNF) sono terapie comuni per alcune malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide. E’ stata postulata un’associazione tra l’esposizione agli inibitori del TNF e l’insorgenza di eventi infiammatori del Sistema Nervoso Centrale (SNC), che tuttavia è poco compresa.
E-Learning in Farmacovigilanza: buona ricezione dei moduli sviluppati dall’Uppsala Monitoring Centre
Vi è attualmente una crescente necessità globale di formazione in farmacovigilanza che non può essere soddisfatta con i tradizionali corsi in presenza. Per tale motivo l’Uppsala Monitoring Centre (UMC) dell’OMS ha sviluppato vari moduli di e-learning.
Farmacovigilanza News Sardegna – Bollettino Luglio 2020
Pubblicato online il Bollettino News del Centro Regionale di Farmacovigilanza Sardegna di luglio 2020, in cui si descrive lo stato dell’arte sulla ricerca in corso nell’ambito del COVID-19 in quanto a sperimentazioni cliniche e vaccini.
Rapporto AIFA 2020 sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19
È stato presentato il Rapporto sull’uso dei farmaci durante l’epidemia COVID-19, realizzato grazie ai dati elaborati dall’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali (OsMed) dell’Agenzia Italiana del Farmaco, che prende in esame i farmaci valutati a vario titolo da AIFA come possibile terapia, ma anche i dati sui farmaci iniettivi, anestetici e l’ossigeno, utilizzati prevalentemente in terapia intensiva.
Uppsala Monitoring Center Report n. 82 – Machine learning e reazioni avverse da farmaco
L’Uppsala Monitoring Center, autorità incontrastata a livello Europeo nell’ambito della Farmacovigilanza, pubblica nel suo Report n.82 un interessante articolo che ci spiega cosa hanno in comune il processamento del linguaggio, lo “spazio”, e l’analisi dei segnali di farmacovigilanza.
Guida al buon uso degli antibiotici fluorochinolonici
Una revisione dei dati di sicurezza, condotta a livello europeo, ha esaminato le più recenti informazioni sull’uso degli antibiotici fluorochinolonici e valutato che il rapporto tra i benefici attesi e i potenziali rischi di questi medicinali rimane positivo soltanto per le infezioni gravi, che non si risolvono facendo ricorso ad antibiotici di altre classi. Di conseguenza sono state limitate le indicazioni e introdotte nuove avvertenze e precauzioni d’uso per questi medicinali.
Per chiarire e ribadire le decisioni assunte a livello europeo e promuovere una corretta informazione sulla prescrizione e l’uso dei fluorochinoloni, l’AIFA ha realizzato una guida per gli operatori sanitari, in cui sono riportate le indicazioni raccomandate cui bisogna attenersi per garantire l’appropriatezza prescrittiva e limitare l’insorgenza di effetti indesiderati.
AIFA ha inoltre realizzato un documento informativo rivolto ai pazienti, con avvertenze e consigli utili, per aiutare gli operatori sanitari a discutere le misure e le azioni da adottare.
Tale classe di antibiotici è largamente utilizzata in numerosi contesti clinici spesso in modo inappropriato o in situazioni in cui sarebbe meglio utilizzare altri antibiotici. L’uso improprio di antibiotici può favorire l’insorgenza del fenomeno della resistenza batterica. L’antibiotico-resistenza sta progressivamente diventando un problema di sanità pubblica rilevante e di difficile soluzione.
Bibliografia
Breve guida per gli operatori sanitari sugli antibiotici fluorochinolonici
Opuscolo informativo per i pazienti sull’uso degli antibiotici fluorochinolonici
Danni al fegato indotti da farmaci e COVID-19
Uno degli aspetti emergenti nella pandemia da COVID-19 è la frequente associazione con anomalie epatiche. L’incremento degli enzimi epatici è stato osservato nel 14-53% dei pazienti con COVID. I motivi possono essere legati sia all’infezione virale che all’uso dei farmaci.
COVID-19: sospensione d’uso per clorochina e idrossiclorochina
A seguito di nuove evidenze emerse sull’utilizzo di clorochina e idrossiclorochina in via sperimentale come trattamento di COVID-19, AIFA ne ha sospeso 0330l’utilizzo.
Clorochina e idrossiclorochina nel trattamento di COVID-19: evidenze a sfavore
Clrorochina e Idrossiclorochina sono entrate hanno ricevuto particolari attenzioni per una presunta efficacia come terapia di COVID-19. Non esistono attualmente dati definitivi a riguardo; al contrario, recentemente uno studio di coorte internazionale ha messo in luce un possibile aumento della mortalità intraospedaliera nei pazienti trattati con questi farmaci.
La terapia anticoagulante in corso di SARS-CoV2
Il ricorso a terapie sperimentali per il trattamento di COVID-19 ha aperto, tra le altre cose, la questione delle interazioni farmacologiche con terapie per malattie concomitanti. In questo ambito la presenza di coagulopatie o fattori di rischio per tromboembolia rappresentano una sfida importante per il clinico, che deve trovare il giusto equilibrio tra le terapie, in assenza di dati comprovati.