Convegno: 10 ANNI DI FARMACOVIGILANZA IN SARDEGNA

Il Centro Regionale di Farmacovigilanza della Regione Sardegna, in occasione del suo 10° anniversario, organizza un simposio guidato da relatori internazionali di spicco nel campo della farmacovigilanza.

📅 Data: 17 novembre 2023, dalle ore 8:30 alle ore 18:00
📍 Luogo: Sala Congressi Blocco I, Cittadella Universitaria, Monserrato (CA)

Unisciti a noi per una giornata di approfondimento e condivisione di conoscenze!🤓

L’evento è rivolto a medici, farmacisti e infermieri ed è accreditato ECM (4,9 crediti).

Le iscrizioni dovranno essere effettuate on line entro il 10/11/2023, collegandosi al sito providerecm.sardegnasalute.it, cliccando sul link “iscrizioni on-line”, seguendo le relative istruzioni.💻

Non perderti l’opportunità di connetterti con gli esperti del settore e di essere parte di una comunità appassionata di farmacovigilanza. 🤝🔬

📞Per ulteriori informazioni sull’evento contattare la segreteria organizzativa al numero 070 51092637, oppure all’indirizzo e-mail: farmacovigilanza@aoucagliari.it. 📩


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ThinkCascades: uno strumento per identificare le cascate prescrittive clinicamente importanti nella terapia farmacologica del paziente anziano.

La cascata prescrittiva, per la prima volta descritta a metà degli anni ’90, si verifica quando un farmaco viene prescritto per gestire reazioni avverse ad un altro farmaco e in generale quando una reazione avversa viene interpretata erroneamente come una nuova condizione clinica. Al giorno d’oggi questo tipo di fenomeni vengono sempre maggiormente individuati ma sono ancora sottostimati e contribuiscono alla politerapia, alla prescrizione inappropriata e ai danni legati ai farmaci, nella popolazione anziana. 

E’ nata così la necessità di strumenti che supportino i prescrittori nell’identificare, prevenire e gestire prescrizioni potenzialmente inappropriate e fenomeni di questo tipo. A questo proposito, i gruppi di ricerca della Facoltà di Farmacia Leslie Dan dell’Università di Toronto e del Women’s College Hospital hanno sviluppato un nuovo strumento, chiamato ThinkCascades.  

Attraverso l’utilizzo del metodo Delphi (un metodo d’indagine iterativo  utilizzato nella ricerca scientifica) che ha raccolto il parere di un panel di esperti composto da un gruppo eterogeneo di medici, provenienti da sei paesi e quattro aree di specializzazione con esperienza nella gestione della farmacoterapia per gli anziani, è stato individuato un elenco di cascate prescrittive clinicamente importanti. Queste, potrebbero influire negativamente sulla salute dei pazienti (laddove i rischi superano i benefici) e potrebbero portare ad una prescrizione potenzialmente inappropriata. I risultati evidenziano che le decisioni dei componenti del panel sull’importanza clinica di una cascata prescrittiva è influenzata da diversi fattori: ad esempio quanto spesso hanno prescritto quella terapia farmacologica e quanto spesso si sono imbattuti nella cascata prescrittiva stessa, la gravità delle reazioni avverse e la disponibilità di alternative. 

ThinkCascades ha prodotto nove cascate prescrittive che i clinici dovrebbero prendere in considerazione al momento della prescrizione e della revisione della terapia farmacologica in ogni contesto assistenziale, in ogni paese e in ogni ambito specialistico. Inoltre, lo strumento può essere utile anche nel facilitare l’identificazione da parte dei medici di altre cascate prescrittive nella pratica clinica. 

Leggi qui l’articolo completo.

Nota Informativa Importante su medicinali a base di esteri etilici degli acidi omega-3

Nota informativa importante concordata con le autorità regolatorie europee e l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).

AIFA rende disponibile una comunicazione rivolta agli operatori sanitari relativa all’aumento del rischio dose-dipendente di fibrillazione atriale in pazienti con malattie cardiovascolari accertate o fattori di rischio cardiovascolare trattati con medicinali a base di esteri etilici degli acidi omega-3 rispetto al placebo.

Sintesi:

  • Il rischio osservato di fibrillazione atriale è risultato più elevato con una dose di 4 g/die. 
  • Gli operatori sanitari devono consigliare ai pazienti di rivolgersi al medico se sviluppano sintomi di fibrillazione atriale.
  • Se si sviluppa fibrillazione atriale il trattamento con questi medicinali deve essere interrotto definitivamente.

Leggi qui la Nota Informativa AIFA.

Reazione avverse ai farmaci, al via la #MedSafetyWeek 2023

Dal 6 al 12 novembre 2023 l’Agenzia Italiana del Farmaco partecipa alla campagna globale #MedSafetyWeek, che vede numerose organizzazioni non governative e più di 80 Agenzie regolatorie unite per sensibilizzare sull’importanza delle segnalazioni dei sospetti effetti indesiderati dei medicinali, utilizzando i canali social per diffondere i materiali condivisi a livello internazionale.

Giunta alla sua ottava edizione, la campagna è guidata dall’UMC (Uppsala Monitoring Center, il centro collaboratore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per il monitoraggio internazionale dei farmaci) ed è sostenuta dai membri della Coalizione internazionale delle Autorità di regolamentazione dei medicinali (ICMRA).

Tutte le Agenzie dei medicinali gestiscono sistemi per rilevare e analizzare gli effetti indesiderati dei farmaci. Lo scopo del monitoraggio della sicurezza è quello di ottenere maggiori informazioni sugli effetti indesiderati già noti ed eventualmente scoprirne di nuovi per proteggere i pazienti. Per questo, ogni segnalazione effettuata da un paziente o da un operatore sanitario viene attentamente valutata ed esaminata per individuare le misure da adottare per ridurre o prevenire possibili problemi per i pazienti.

Attraverso la partecipazione alla campagna 2023, AIFA intende ricordare ancora una volta l’importanza di segnalare sempre i sospetti effetti indesiderati dei farmaci direttamente sul sito dell’Agenzia, seguendo le indicazioni contenute nella pagina “Come segnalare una reazione avversa”.

MedSafetyWeek 2023

Guarda le animazioni sul canale YouTube di AIFA

“Cercare un ago in un pagliaio”: un approccio automatizzato per l’identificazione delle segnalazioni spontanee con la maggiore utilità clinica.

La segnalazione spontanea di eventi avversi è aumentata costantemente negli ultimi decenni, grazie alla partecipazione attiva dei singoli cittadini e delle varie figure sanitarie. Questa tendenza ha sicuramente contribuito a migliorare la sicurezza post-marketing dei farmaci, ma al contempo ha messo gli esperti di farmacovigilanza di fronte ad un notevole volume di dati da esaminare, nel più breve tempo possibile, onde evitare ulteriori rischi di esposizione della popolazione. Ciò evidenzia la chiara necessità di metodologie alternative o complementari per aiutare a stabilire la priorità di revisione delle varie segnalazioni.

In questo studio multicentrico una nota azienda farmaceutica (GSK), attraverso una commissione di esperti di sicurezza dei farmaci, ha sviluppato e testato una metodologia automatizzata, il Clinical Utility Score for Prioritisation (CUSP) o Punteggio di utilità clinica per la priorità, al fine di aiutare gli addetti alla farmacovigilanza ad assegnare la priorità di valutazione clinica dei dati di sicurezza e di velocizzare la revisione delle serie di casi quando il loro volume è elevato.

Nella metodica CUSP sono state incluse 30 variabili presenti nelle schede di segnalazione (ICSR), ritenute di utilità clinica. Il punteggio CUSP per una data ICSR è calcolato come la somma dei punteggi di ogni variabile da un minimo di 2 (tutte le ICSR contengono informazioni relative alle variabili ” farmaco sospetto” ed “evento”) fino ad un massimo di 30.

 Il metodo CUSP è stato testato su un set di singole ICSR associate a cinque coppie farmaco-evento che hanno portato a modifiche della scheda tecnica. Le coppie farmaco-evento selezionate presentavano caratteristiche diverse nell’ambito dell’intera gamma di prodotti GSK. Su un totale di 773 ICSR, 33 sono stati considerati “casi chiave” (controllo positivo), 344 di scarsa utilità (controllo negativo) e 396 segnalazioni contenenti spiegazioni alternative (storia clinica e/o farmaci concomitanti). L’insieme dei dati “casi chiave” e “casi di scarsa utilità” sono stati successivamente utilizzati insieme a “tutti i casi” all’interno del database di sicurezza per valutare la distribuzione dei punteggi CUSP, le prestazioni della metodologia CUSP e il contributo delle singole variabili al punteggio.

Il punteggio medio CUSP per i “casi chiave” e per i “casi di bassa utilità” è stata rispettivamente di 19,7 (mediana: 21; range: 7-27) e 17,3 (mediana: 19; range: 4-27). La distribuzione dei punteggi CUSP per i “casi chiave” è risultata tendente verso l’intervallo più alto di punteggi rispetto a “tutti i casi”. Le prestazioni complessive in ogni singola coppia farmaco-evento variavano considerevolmente, mostrando un maggiore potere predittivo per i “casi chiave” per tre delle coppie farmaco-evento (CUSP media tra questi tre: 22,8; intervallo 22,5-23,0) e una potenza inferiore per i restanti due (CUSP media tra questi due: 17,6; intervallo: 14,5-20,7).

Lo studio dimostra che la metodologia CUSP è potenzialmente in grado di consentire l’identificazione sistematica di ICSRs di maggiore utilità clinica. Sebbene siano stati sviluppati altri strumenti per valutare la completezza e l’utilità delle ICSR, questo è il primo tentativo di sviluppare con successo un sistema automatizzato di punteggio dell’utilità clinica che aiuti gli esperti a stabilire la priorità delle ICSR durante la revisione delle serie di casi.

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Ricoveri ospedalieri correlati a reazioni avverse ai farmaci in Svizzera 2012-2019: caratteristiche, mortalità ospedaliera e tasso di segnalazione spontanea

Le reazioni avverse ai farmaci (ADR) contribuiscono alla morbilità e le ADR gravi possono causare l’ospedalizzazione e la morte. Questo studio caratterizza e quantifica i ricoveri ospedalieri correlati alle ADR e i successivi decessi in ospedale, e stima il tasso di segnalazione spontanea alle autorità di regolamentazione in Svizzera, dove gli operatori sanitari sono legalmente obbligati a segnalare le ADR.

In questo studio retrospettivo di coorte, condotto dal 2012 al 2019, si sono analizzati i dati nazionali dell’Ufficio federale di statistica. Attraverso regole di codifica si sono identificati i ricoveri ospedalieri correlati alle ADR e si è voluto stimare il tasso di segnalazione, i rapporti di sicurezza sui singoli casi (ICSR) raccolte nel sistema svizzero di segnalazione spontanea durante lo stesso periodo.

In questo modo i risultati ottenuti sono stati che su 11.240.562 pazienti ricoverati, 256.550 (2,3%) sono stati ricoverati per ADR, 132.320 (51,6%) erano di sesso femminile, 120.405 (46,9%) erano di età ≥ 65 anni e 16.754 (6,5%) erano bambini/adolescenti.

Le comorbilità più frequenti erano ipertensione (89.938 [35,1%]), disturbi dei fluidi/elettroliti (54.447 [21,2%]), insufficienza renale (45.866 [17,9%]), aritmie cardiache (37.906 [14,8%]) e depressione (35.759 [13,9%]). Le ADR più frequentemente riscontrate sono state a carico dell’apparato digerente (come gastroenteriti e coliti non infettive), l’apparato genitourinario (come Insufficienza renale acuta) e alterazioni dello stato mentale e comportamentale che si manifestano, ad esempio, in dipendenza da oppioidi). La mortalità in ospedale è stata del 2,2% (5669). Poiché gli ICSR hanno indicato 14.109 ricoveri e 700 decessi in ospedale, i tassi di segnalazione stimati sono stati rispettivamente del 5% e del 12%.

In conclusione, possiamo affermare che questa osservazione di 8 anni in Svizzera ha rivelato che il 2,3%, ovvero circa 32.000 ricoveri all’anno, sono stati causati da ADR e che la maggior parte dei ricoveri correlati alle ADR non è stata segnalata alle autorità di regolamentazione, nonostante gli obblighi di legge.

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Fattori associati alla sottosegnalazione delle reazioni avverse ai farmaci da parte degli operatori sanitari: Aggiornamento della revisione sistematica

Introduzione

La sottosegnalazione è uno dei principali limiti del sistema di segnalazione spontanea delle reazioni avverse ai farmaci (ADR).

Poiché esse sono responsabili del 10% delle visite ambulatoriali , del 3,5-10% dei ricoveri ospedalieri, e sono la quinta causa di morte nei pazienti ricoverati, oltre a prolungare la degenza e a presentare un elevato impatto economico, è evidente che la loro segnalazione spontanea da parte degli operatori sanitari consente di determinare, in modo continuativo, non solo il rapporto rischio/beneficio di un determinato farmaco, ma è anche  uno dei metodi migliori per generare segnali  relativi a eventi inattesi e ADR rare.

In altri termini, un alto tasso di under-reporting impedisce di quantificare i reali valori di incidenza e di rischio delle ADR e ritarda l’attivazione di segnali di allarme utili e necessari alla salvaguardia della salute pubblica. Un tale ritardo nelle decisioni di limitare l’uso di un farmaco o di ritirarlo può comportare il coinvolgimento, e quindi il danno, di molti più pazienti.

Una revisione sistematica del 2009 ha dimostrato che le conoscenze e gli atteggiamenti degli operatori sanitari sono fortemente correlati alla sotto-segnalazione delle ADR.

Obiettivo

 L’obiettivo degli Autori è stato quello di aggiornare la precedente revisione sistematica volta a identificare i fattori (sociodemografici, conoscenze e atteggiamenti) associati alla mancata segnalazione delle ADR da parte degli operatori sanitari.

Metodi

In questa revisione sistematica gli Autori hanno cercato nei database MEDLINE ed EMBASE gli studi pubblicati tra il 2007 e il 2021 che soddisfacevano i seguenti criteri di inclusione: (1) pubblicati in inglese, francese, portoghese o spagnolo; (2) che coinvolgessero operatori sanitari; e che (3) avessero come obiettivo quello di valutare i fattori associati alla sottosegnalazione delle ADR attraverso la segnalazione spontanea.

Risultati

Complessivamente sono stati inclusi 65 lavori. Mentre le caratteristiche sociodemografiche dei professionisti della salute non hanno influenzato la sottosegnalazione, le conoscenze e gli atteggiamenti invece continuano a mostrare una effetto (ripercussione) significativo:(1) ignoranza (solo le ADR gravi devono essere segnalate) nell’86,2%; (2) letargia (procrastinazione, mancanza di interesse e altre scuse) nell’84,6%; (3) compiacenza (la convinzione che solo i farmaci ben tollerati siano immessi in commercio) nel 46,2%; (4) diffidenza (paura di apparire ridicoli per aver segnalato solo sospette ADR) nel 44,6%; e (5) l’insicurezza (è quasi impossibile determinare se un farmaco sia o meno responsabile di una specifica reazione avversa) nel 33,8% e l’assenza di feedback nel 9,2%. In questa revisione, il mancato obbligo di segnalazione e la riservatezza emergono come nuove ragioni per la mancata segnalazione.

Conclusioni

I risultati di questa revisione mostrano che, come già visto nella revisione 2009, la scarsa segnalazione delle ADR è ancora associata a una serie di atteggiamenti (ignoranza, mancanza di fiducia o compiacimento) e scuse che sono potenzialmente modificabili attraverso la formazione o facilitando il processo di notifica.

Ciò suggerisce che nell’ultimo decennio non ci sono stati progressi significativi nella formazione degli operatori sanitari in materia di segnalazione delle ADR e che è necessario implementare e approfondire,  all’interno dei sistemi sanitari e dei corsi di laurea, la formazione degli operatori sanitari sul tema della sicurezza dei farmaci.

 In questo modo si otterrebbe una maggiore e più precoce attivazione di un segnale d’allarme nei sistemi di farmacovigilanza e ciò permetterebbe alle autorità sanitarie di reagire più rapidamente garantendo la sicurezza del maggior numero possibile di pazienti.

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Monitoraggio nel mondo reale dei vaccini COVID-19: una visione esperta del settore sui successi, le sfide e le opportunità future

I leader della farmacovigilanza dei principali sviluppatori di vaccini descrivono gli insegnamenti tratti dalla pandemia di coronavirus 2019 (COVID-19) nell’area della farmacovigilanza e della farmacoepidemiologia. Gli Autori mirano a sensibilizzare sulla cooperazione tra gli sviluppatori di vaccini, evidenziare sfide comuni, sostenere soluzioni e proporre raccomandazioni per il futuro nelle aree della sicurezza e dell’efficacia nel mondo reale, della segnalazione e valutazione della sicurezza e dei contributi normativi. Per consentire una valutazione tempestiva della sicurezza e dell’efficacia nel mondo reale, sono state implementate piattaforme di studio multi-sponsor, che hanno portato a un reclutamento più rapido in vaste aree geografiche. La segnalazione della sicurezza, il rilevamento del segnale e la valutazione sono stati particolarmente impegnativi dato il numero senza precedenti di eventi avversi segnalati. Sono stati necessari nuovi metodi per gestire l’aumento del volume delle segnalazioni pur mantenendo la capacità di identificare e rispondere rapidamente a nuovi dati che potrebbero influire sul profilo rischio-beneficio di ciascun vaccino. Le segnalazioni delle autorità sanitarie mondiali, le richieste di informazioni e i diversi requisiti normativi hanno imposto un onere significativo alle autorità di regolamentazione e all’industria. Il consenso dell’industria sui requisiti di segnalazione della sicurezza e le riunioni congiunte con le autorità di regolamentazione hanno notevolmente ridotto questo onere per tutte le parti interessate. Le innovazioni di maggiore impatto dovrebbero essere intraprese rapidamente ed estese ad altri vaccini e terapie, con un approccio multilaterale.

Gli autori di questo documento formulano raccomandazioni future e hanno lanciato un’iniziativa denominata BeCOME (Beyond COVID Monitoring Excellence) il cui primo obiettivo sarà quello di sviluppare un piano d’azione quinquennale. L’accesso quasi in tempo reale a dati di alta qualità, completi e pertinenti, nonché canali di comunicazione e forum più rapidi e flessibili tra le parti interessate, sono punti per futuri miglioramenti. Nello sviluppo del piano di consenso sarà sollecitato, inoltre, il contributo delle principali parti interessate come le autorità di regolamentazione, l’industria, le organizzazioni non governative e gli esperti di sanità pubblica.

Nel complesso, si ha bisogno di una strategia comune e collaborativa per essere preparati alla prossima pandemia e per facilitare la diffusione efficiente di altri vaccini che possono avere un impatto positivo sulla salute pubblica. La disponibilità alla sorveglianza nel mondo reale migliorerà solo se sosteniamo gli sforzi in tutti i vaccini e in tutte le regioni, oggi e insieme.

Per maggiori dettagli leggi qui l’articolo

Aumentare la consapevolezza della farmacovigilanza sui social media

Durante l’annuale #MedSafetyWeek, il Centro di monitoraggio di Uppsala collabora con le autorità di regolamentazione dei medicinali e i centri nazionali di farmacovigilanza di tutto il mondo per condurre una campagna sui social media che sensibilizza alle reazioni avverse ai farmaci.
I sistemi regolatori si affidano alla segnalazione di reazioni avverse ai farmaci (ADR) per assicurarsi che i medicinali sul mercato siano accettabilmente sicuri. Sfortunatamente, tutti i sistemi di segnalazione soffrono di una segnalazione insufficiente. Ecco perché UMC coordina una campagna annuale sui social media per aumentare la consapevolezza dei sistemi di farmacovigilanza tra i pazienti e il pubblico e promuovere il riconoscimento e la segnalazione di sospette ADR.

Per una settimana all’anno, le autorità di regolamentazione del farmaco di tutto il mondo condividono simultaneamente i materiali della campagna sui loro canali di social media, con l’hashtag #MedSafetyWeek.

La campagna 2022 si svolgerà dal 7 al 13 novembre 2022 e avrà come tema il ruolo degli operatori sanitari e dei pazienti nella sicurezza di farmaci e vaccini.
Visita il sito web della campagna https://who-umc.org/medsafetyweek/

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Centro Regionale FarmacoVigilanza Sardegna

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