17 settembre 2019: Prima giornata mondiale per la sicurezza della terapia.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità pubblica un opuscolo per migliorare la consapevolezza dei pazienti riguardo alle proprie terapie.
17 settembre 2019: Prima giornata mondiale per la sicurezza della terapia.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità pubblica un opuscolo per migliorare la consapevolezza dei pazienti riguardo alle proprie terapie.
In occasione del primo World Patient Safety Day, organizzato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Ministero della Salute ha pubblicato un opuscolo con 10 suggerimenti per l’uso dei farmaci in sicurezza, per educare i cittadini verso una serie di comportamenti corretti nel momento in cui assumono una terapia farmacologica prescritta dal medico.
Un editoriale del Journal of American Medical Association ci apre gli occhi sulla diatriba in corso nel campo dei prodotti per la cura della pelle riguardo alla presunta tossicità di alcuni conservanti industriali e la presunta sicurezza delle sostanza di origine naturale.
Segnalare una reazione avversa da farmaco è un atto fondamentale per il miglioramento della sicurezza dei farmaci e quindi la salute dei pazienti. Quando un farmaco entra in commercio sappiamo molto, ma non tutto, riguardo al suo profilo di efficacia e sicurezza. È attraverso l’analisi statistica su grandi casistiche che si possono identificare anche le reazioni avverse più rare nella pratica clinica.
Pubblicato da AIFA il rapporto sulla sicurezza dei vaccini dell’anno 2018, che mette in evidenza la sostanziale assenza di nuove problematiche.
L’Agenzia Italiana del Farmaco, in collaborazione con l’European Medicines Agency, si rivolge ancora una volta ai cittadini per fare informazione riguardo ai farmaci biosimilari, che rappresentano l’alternativa ai farmaci biologici (tra cui gli anticorpi monoclonali) non coperti da brevetto.
Ormai da tempo stiamo assistendo a progressivo invecchiamento della popolazione con conseguente aumento dei pazienti geriatrici che soffrono di comorbidità e che per questo assumono una politerapia.
E’ stato dimostrato che maggiore è il numero di farmaci assunti, maggiore è la probabilità di andare incontro a un interazione farmacologica; questo studio, condotto in Germania, dimostra come la figura del farmacista, durante la degenza del paziente geriatrico, ottimizza la gestione della terapia da parte del paziente e riduce la probabilità di andare incontro a una reazione avversa da farmaco (ADR).
La tamsulosina viene utilizzata routinariamente non solo nell’ipertrofia prostatica benigna, ma anche “off-label” i numerosi altri disturbi urologici
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