Ormai da tempo stiamo assistendo a progressivo invecchiamento della popolazione con conseguente aumento dei pazienti geriatrici che soffrono di comorbidità e che per questo assumono una politerapia.
E’ stato dimostrato che maggiore è il numero di farmaci assunti, maggiore è la probabilità di andare incontro a un interazione farmacologica; questo studio, condotto in Germania, dimostra come la figura del farmacista, durante la degenza del paziente geriatrico, ottimizza la gestione della terapia da parte del paziente e riduce la probabilità di andare incontro a una reazione avversa da farmaco (ADR).